Un aiuto concreto per quasi 500mila lavoratori: arrivano gli aumenti in busta paga

500mila lavoratori possono tirare un sospiro di sollievo perché arrivano degli aumenti in busta paga. Ecco di quanto e quando.

In questo periodo di difficoltà economica, gli aiuti dello Stato possono fare la differenza e così è in arrivo un aiuto concreto per quasi 500mila lavoratori. Arrivano infatti degli aumenti in busta paga che, si sa, sono sempre ben accetti.

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Un aiuto concreto per quasi 500mila lavoratori: arrivano gli aumenti in busta paga – retisocialinaturali.it

In particolare questo aiuto riguarderà dei lavoratori specifici. Ecco quanto otterranno e quando.

A chi spettano gli aumenti in busta paga

Per 500mila lavoratori arrivano gli aumenti in busta paga: questa è una bella notizia per tanti che non riescono ad arrivare a fine mese. Nello specifico sono in corso le trattative per il rinnovo di contratto del pubblico impiego relative al triennio 2022-2024.

euro e monete
A chi spettano gli aumenti in busta paga – retisocialinaturali.it

Per il momento si è arrivati a un accordo solamente in due comparti: quello Centrale (lavoratori dei ministeri o delle agenzie fiscali e lavoratori impiegati nella Difesa e nella Sicurezza del territorio) mentre continuano invece le trattative per i lavoratori della Sanità e della Scuola e degli Enti locali, con la speranza di arrivare ad una firma subito dopo l’estate, nell’incontro del 9 settembre.

Solo se si arriva ad un accordo in questa data, possono arrivare gli aumenti già nel corso di quest’anno, altrimenti slitteranno al 2026 per quasi 500mila lavoratori impiegati in comuni, regioni ed altri enti locali. Questi lavoratori oggi percepiscono in busta paga ben due indennità di vacanza contrattuale, quella riferita al triennio 2022-2024, maggiorata al 3,85%, e quella per il contratto scaduto il 1° gennaio scorso, portata all’1% dall’ultima legge di Bilancio.

Secondo la nuova bozza del contratto collettivo nazionale delle Funzioni locali per il triennio 2022-2024, gli aumenti degli stipendi previsti risultano più alti rispetto alla proposta iniziale. Gli aumenti medi lordi mensili, su tredici mensilità, ammontano a 158,48 euro per i funzionari e le elevate qualificazioni (rispetto ai 144 euro inizialmente proposti), 145,50 euro per gli istruttori, circa 129 euro per gli operatori esperti e 122,48 euro per gli operatori semplici (contro i 113 euro della precedente bozza).

Annualmente, al netto della tredicesima, i nuovi stipendi sarebbero di 25.114 euro per l’area dei funzionari, 23.138 euro per gli istruttori, 20.583 euro per gli operatori esperti e 19.753 euro per gli operatori semplici. Dunque ora bisogna attendere la firma, a seguito dell’incontro che si terrà a settembre, altrimenti gli aumenti in busta paga slitteranno ancora al 2026.

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