Diversi lavoratori possono richiedere un ricco Bonus che riceveranno direttamente in busta paga. Ecco come fare.
È un periodo difficile per molti dal punto di vista economico: le spese sono sempre tante, le bollette sono sempre più salate e i prezzi dei beni alimentari aumentano. In questo contesto però arrivano spesso gli aiuti dello Stato, vale a dire dei Bonus che si possono richiedere se si hanno determinati requisiti.

Ad esempio ora è in arrivo per diversi lavoratori un ricco Bonus che potranno richiedere diversi lavoratori ed ottenere direttamente in busta paga. Ecco come averlo.
Come e chi può avere il ricco Bonus direttamente in busta paga
È in arrivo un ricco Bonus direttamente in busta paga per alcuni lavoratori. In particolare potranno riceverlo coloro che entro il 31 dicembre 2025 matureranno i requisiti per la pensione ma sceglieranno di restare al lavoro.

Questa misura, come intuibile, ha l’obiettivo di frenare le uscite anticipate dal lavoro. Il contributo, chiamato Bonus Giorgetti, è esentasse e prevede che i contributi pensionistici normalmente versati dal lavoratore vengano invece erogati direttamente in busta paga, al netto delle imposte. Chi ha diritto alla pensione ma deciderà di posticipare l’uscita dal lavoro, potrà quindi ottenere direttamente in busta paga la quota dei contributi Ivs (Invalidità, Vecchiaia e Superstiti) normalmente versata allo Stato.
L’aliquota Ivs a carico del lavoratore dipendente è pari al 9,19% del proprio reddito imponibile. Questo importo rappresenta dunque un vero e proprio incremento netto dello stipendio, fino a un massimo di circa 6.900 euro all’anno per chi percepisce redditi elevati. Infatti supponendo di avere uno stipendio lordo di 30 mila euro, il Bonus che si otterrà in busta paga sarà di 2.700 euro netti (e crescerà proporzionalmente all’aumentare del reddito).
Il primo accredito del Bonus è previsto per settembre 2025 per i dipendenti del settore privato, mentre i lavoratori pubblici lo avranno a novembre. Il ricco Bonus non spetta solo a chi raggiunge i requisiti per Quota 103 (62 anni di età e 41 di contributi) ma anche a coloro che maturano la pensione anticipata ordinaria. Per ottenerlo, il lavoratore deve presentare domanda all’INPS, che verificherà il possesso dei requisiti e la possibilità di accedere alla misura.
Insomma, la busta paga sarà più ricca per chi deciderà di non andare subito in pensione ma di rimanere a lavorare. Tuttavia, poiché il lavoratore smetterà di versare i contributi Ivs, il suo montante contributivo individuale crescerà più lentamente ed in futuro la pensione sarà più bassa rispetto a quella che avrebbe maturato continuando a versare i contributi normalmente.