Pensioni, le nuove regole dal 2026 favoriscono solo i nati in questi anni: potranno già ricevere l’assegno

Che cosa sta per accadere alle pensioni per chi ci deve andare il prossimo anno? Andiamo a scoprirlo nel dettaglio.

Il tema delle pensioni è sempre una questione molto calda e non solo in Italia. Tra leggi, regole anche nuove, ed eccezioni, sono diverse le opportunità.

scritta pensione e soldi dentro barattolo
Pensioni, le nuove regole dal 2026 favoriscono solo i nati in questi anni: potranno già ricevere l’assegno-Retisocialinaturali.it

La domanda delle domande è sempre quella: quando posso andare in pensione? la legge risponde in base ad alcuni requisiti del cittadino, ovvero non è sempre uguale per tutti la regola. Ve ne sono alcune introdotte però, che permettono di anticipare la pensione in base ad alcuni requisiti.

Pensioni, come funziona per il 2026?

In molti si chiedono cosa accadrà sul tema delle pensioni per il prossimo anno, il 2026, e la volontà per molti cittadini è di comprendere se la legge nel loro caso permetta di anticipare la pensione rispetto ai tempi canonici. Al momento restano in vigore le regole attuali, ovvero che la pensione di vecchiaia richiederà 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi. Di conseguenza, i nati nel 1959 potranno accedere a questa opzione nel 2026.

pensionasti dentro una mano
Pensioni, come funziona per il 2026?-Retisocialinaturali.it

Le pensioni anticipate ordinarie non subiranno invece variazioni, richiedendo 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, con una finestra mobile di 3 mesi per la decorrenza. Un’eccezione riguarda i lavoratori impegnati in attività gravose o usuranti: potranno andare in pensione a 66 anni e 7 mesi con almeno 30 anni di contributi effettivi, senza l’adeguamento all’aspettativa di vita di 5 mesi introdotto nel 2019.

Per le lavoratrici che hanno iniziato a versare contributi dopo il 31 dicembre 1995, è previsto uno sconto sull’età pensionabile di vecchiaia: 4 mesi per ogni figlio, fino a un massimo di 16 mesi. Questo permette a donne nate nel 1960 o 1961 di accedere alla pensione già nel 2026, con età che variano da 66 anni e 8 mesi (1 figlio) a 65 anni e 8 mesi (4+ figli).

Per chi volesse provare ad anticipare la pensione, ci sono anche le pensioni anticipate contributive, accessibili per i nati nel 1962 che abbiano compiuto 64 anni, con 20 anni di contributi (primo accredito post-31 dicembre 1995) e un importo pensionistico pari ad almeno 3 volte l’assegno sociale. I contributi della previdenza integrativa possono essere sommati per raggiungere questa soglia.

Anche per queste pensioni anticipate si applica lo sconto di 4 mesi per figlio (max 16 mesi) per le donne, con requisiti di importo ridotti a 2,8 volte l’assegno sociale con 1 figlio, e 2,6 volte con 2 o più figli. Queste condizioni potrebbero consentire l’accesso alla pensione a lavoratrici nate nel 1963 o 1964, se rispettano i requisiti.

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