Partite Iva, buone notizie per tanti lavoratori: nuova sanatoria fiscale, quanto si risparmia

Le Partite IVA potranno contare su una nuova sanatoria fiscale per un risparmio considerevole. Approfondiamo i dettagli.

Un aiuto per i titolari di Partita IVA, una sanatoria fiscale approvata dalla Commissione Finanze della Camera all’interno di un emendamento al Decreto Fiscale. Il ravvedimento speciale è riservato ad alcuni lavoratori, non a tutti. Scopriamo le condizioni di accesso.

Uomo felice su sedia
Partite Iva, buone notizie per tanti lavoratori: nuova sanatoria fiscale, quanto si risparmia-Retisocialinaturali.it

Il 2025 si sta rivelando un anno di cambiamenti per i titolari di Partita IVA. La Legge di Bilancio, infatti, ha introdotto degli aggiornamenti fiscali dal peso rilevante per i lavoratori autonomi, professionisti, freelance, imprenditori. Agevolazioni fiscali, contributi, regime forfettario, tracciabilità delle spese, sono divere le tematiche affrontate e le novità introdotte.

Tra le notizie più interessanti lo sconto INPS del 50% per i nuovi iscritti alla Gestione Artigiani o Commercianti, l’esonero contributivo massimo di 3 mila euro per le mamme autonome, l’introduzione del contratto misto lavoratore e autonomo. Ora è in arrivo un’altra novità, una sanatoria speciale per coloro che aderiranno al concordato preventivo biennale 2025/2026. Gli interessati potranno regolarizzare la loro posizione con il Fisco per le annualità 2019/2023 pagando una somma proporzionata all’affidabilità fiscale.

Come funziona la sanatoria per Partite IVA

Ad essere premiati i titolari di Partita IVA con un alto punteggio di fedeltà fiscale. Conta, dunque, il voto ISA – Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale – per ottenere le aliquote più basse. Nello specifico i lavoratori con punteggio ISA tra 8 e 10 pagheranno solo il 10% del reddito non dichiarato. Quelli con punteggio tra 6 e 8 dovranno corrispondere il 12% mentre sotto il 6 l’aliquota sarà del 15%.

banconote da 500 euro
Come funziona la sanatoria per Partite IVA-Retisocialinaturali.it

L’IRAP resta fissa per tutti i lavoratori al 3,9%. Con riferimento ai redditi 2020 e 2021 – quelli relativi agli anni della pandemia da Covid 19 – si prevede uno sconto del 30% considerando il contesto globale. Gli interessati potranno pagare in un’unica soluzione tra gennaio e marzo 2026 oppure a rate per un massimo di 10 corrispondendo gli interessi.

Per poter aderire alla sanatoria l’importo minimo del debito dovrà essere di 1.000 euro. Con questo ravvedimento speciale il Governo vuole recuperare risorse economiche per finanziare la riforma fiscale volta alla riduzione delle aliquote IRPEF per la fascia reddituale tra 50 mila e 60 mila euro.

Si riscuotono, dunque, i soldi dovuti dalle Partite IVA per non aver ottemperato agli obblighi fiscali per utilizzarli per favorire ricchi lavoratori e attivare altre misure della riforma fiscale. Nel 2023 un’iniziativa simile a questa sanatoria per le Partite IVA aveva permesso allo Stato di recuperare più di 1,3 miliardi di euro. Una somma del genere sarebbe utile per finanziare i cambiamenti fiscali da agosto 2026.

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