Attenzione: non aprite questo allegato. La nuova truffa per email mette a rischio i propri dati.
Negli ultimi giorni, numerosi utenti italiani stanno ricevendo email sospette che, a prima vista, sembrano provenire da autorità ufficiali, come la Polizia di Stato o generici mittenti come INFO.

Il contenuto è il vero fiore all’occhiello di questa particolare truffa: è studiato per poter generare panico e indurre la vittima ad aprire il file in allegato. Questo ovviamente porterà a un software malevolo (o malware) o a rispondere a indirizzi email controllati dai truffatori.
Questa email ti fa temere rischi con la giustizia ma è solo una truffa
“Buongiorno, trovi in allegato una citazione che ti riguarda. PS, per qualsiasi informazione scrivi a questo indirizzo: drcentrale.bpm@tutamail.com. Ora sei stato avvisato. Cordiali saluti”, questo il contenuto di una delle email truffa che stanno raggiungendo le caselle postali di migliaia di italiani.

Nella seconda tipologia di email si fa sempre riferimento a una citazione che riguarda la vittima, ma l’email alla quale chiedere informazioni è la seguente d.poliziacentrale@gmail.com.
Le due comunicazioni hanno diverse problematiche, a cominciare dai mittenti sospetti e i domini incongruenti:
- La prima email proviene da “STATO POLICE” con un indirizzo email che termina con umkt.ac.id. Si tratta di un dominio che non ha nulla a che fare con la Polizia di Stato Italiana.
- La seconda email proviene da INFO con indirizzo email che termina con @dac.unicamp.br. Anche in questo caso non si tratta di un dominio collegato alle autorità italiane.
Il secondo punto critico di queste email sono i contatti sospetti:
- Nella prima email, viene indicato di scrivere a d.poliziacentraie@gmail.com per informazioni. Un indirizzo Gmail per una presunta “Polizia Centrale” è un enorme segnale di allarme. Le istituzioni non usano indirizzi email gratuiti per comunicazioni ufficiali.
- Nella seconda email, l’indirizzo per i contatti è drcentrale.bpm@tutamail.com. Anche questo è un servizio di posta elettronica non istituzionale e spesso usato per mantenere l’anonimato.
Altri fattori da non sottovalutare sono il linguaggio vago e l’urgenza improvvisa. Nelle missive si fa riferimento a una “citazione che ti riguarda”, tuttavia nell’email non viene specificato il motivo della citazione, inoltre non vengono menzionati il nome completo o altri dettagli che solo una vera autorità conoscerebbe.
Anche la frase “Ora sei stato avvisato” tenta di mettere pressione e incutere timore, spingendo così i malcapitati ad agire senza pensare. Inoltre, l’email presenta errori di battitura e grammaticali, talvolta sottili ma facilmente riscontrabili se si legge l’email con attenzione.
Cosa fare se si riceve questa email truffa
Nel caso in cui si riceva una di queste due email – o simili – è necessario agire con astuzia, seguendo queste semplici regole:

- Non cliccare su nessun allegato o link;
- Non rispondere mai all’email sospetta;
- Verificare la fonte;
- Segnalare l’email contrassegnandola come phishing o spam;
- Informare le autorità;
- Assicurarsi che il proprio sistema operativo, il proprio browser e il proprio software antivirus siano sempre aggiornati.
Adesso che conosci tutti questi consigli non puoi fare altro che metterli in pratica.