Dichiarazione dei Redditi, partono i controlli a tappeto del Fisco: se fai questo errore rischi davvero grosso

Controlli incrociati tra fatture elettroniche e corrispettivi: cosa rischia chi commette errori nella dichiarazione.

Come ogni anno, con l’arrivo di luglio, l’Agenzia delle Entrate ha dato il via a una nuova fase di verifiche mirate sulle dichiarazioni IVA relative al periodo d’imposta 2024. Il provvedimento ufficiale, datato 3 luglio, annuncia l’invio di comunicazioni via Pec ai contribuenti che presentano anomalie nei dati trasmessi, in seguito a controlli incrociati tra le fatture elettroniche e i corrispettivi registrati.

Persona con la calcolatrice in mano
Dichiarazione dei Redditi, partono i controlli a tappeto del Fisco: se fai questo errore rischi davvero grosso – retisocialinaturali.it

Tali comunicazioni saranno inviate direttamente al domicilio digitale del contribuente e mirano a segnalare eventuali scostamenti o incongruenze. In presenza di irregolarità, l’Amministrazione invita gli interessati a mettersi in regola usufruendo delle sanzioni ridotte previste dal ravvedimento operoso, oppure a fornire chiarimenti utili a giustificare e quindi regolarizzare la propria posizione.

Dichiarazioni IVA, in arrivo le prime comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate

Le irregolarità che fanno scattare l’allerta del Fisco sono principalmente due: la mancata presentazione della dichiarazione IVA per il 2024 e la presentazione di dichiarazioni anomale. Tra le anomali specifiche rientrano l’assenza del quadro VE, la dichiarazione di operazioni attive per un importo inferiore a 1.000 euro non coerente con le cessioni registrate, e la mancata compilazione del quadro VJ in presenza di acquisti soggetti a reverse charge.

Anziano preoccupato
Dichiarazioni IVA, in arrivo le prime comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate – retisocialinaturali.it

Chi riceve la comunicazione potrà trovarla anche nel cassetto fiscale del portale dell’Agenzia delle Entrate. Nel documento include tutti i dati identificativi del contribuente e della dichiarazione, oltre alla data e al protocollo telematico (se presenti), e fornisce istruzioni dettagliate su come regolarizzare la propria posizione.

I contribuenti che non hanno ancora trasmesso la dichiarazione dei redditi, dovranno provvedere a inviarla entro il 29 luglio, entro i 90 giorni della scadenza ordinaria del 30 aprile. È possibile beneficiare del ravvedimento operoso, che consente di correggere errori od omissioni pagando imposte, interessi e sanzioni in misura ridotta.

Anche in caso di dichiarazione già inviata, ma contenente errori, si può optare per una dichiarazione integrativa. Tale possibilità resta valida anche se sono già iniziate attività ispettive, purché non sia stato ancora notificato un atto formale di accertamento o sanzione.

Questa nuova ondata di controlli si inserisce in un contesto più ampio di digitalizzazione del sistema fiscale, in cui l’Agenzia delle Entrate utilizza tecnologie sempre più sofisticate per individuare incongruenze in tempo reale. L’obiettivo è duplice: rafforzare il contrasto all’evasione fiscale e semplificare i rapporti tra Fisco e contribuenti corretti, attraverso un approccio preventivo, predittivo e meno invasivo rispetto al passato.

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