Batosta Irpef, previsto un aumento anche per chi non ha un reddito alto: la notizia che getta nello sconforto

Previsto un aumento Irpef anche per chi non ha un reddito alto: ecco tutto ciò che c’è da sapere su questa brutta notizia.

L’Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) è dovuta dalle persone fisiche, appunto, per il possesso dei seguenti redditi: fondiari, cioè dei fabbricati e dei terreni, di capitale, di lavoro dipendente (inclusi i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente e i redditi di pensione).

Lente di ingrandimento su calcolatrice con scritto "tax"
Batosta Irpef, previsto un aumento anche per chi non ha un reddito alto: la notizia che getta nello sconforto – retisocialinaturali.it

Purtroppo c’è una brutta notizia per alcuni contribuenti che dovranno pagare un’Irpef più alta. La cosa riguarda anche chi non ha un reddito alto: ecco chi deve aspettarsi questa conseguenza.

Aumento Irpef per questi contribuenti

È in Piemonte che i contribuenti dovranno stringere la cinghia ulteriormente proprio per far fronte ad un aumento delle tasse. Si pagheranno infatti fino a 106 euro in più di Irpef. È stato approvato l’aumento dell’addizionale regionale all’Irpef e quindi alcuni soggetti dovranno pagare di più mentre per altri le cose resteranno invariate.

Uomo con mano sulla fronte, stressato davanti al PC con calcolatrice
Aumento Irpef per questi contribuenti – retisocialinaturali.it

La Manovra, presentata il 22 luglio, vuole scongiurare la perdita di gettito per le casse regionali dovuta al passaggio dell’Irpef da quattro a tre scaglioni. Entro l’inizio del 2028 le addizionali regionali dovranno equipararsi alla riforma dell’Irpef e passare per tutti da quattro a tre scaglioni. Ciò per il Piemonte significherebbe perdere circa 150 milioni di euro l’anno.

Dunque, ecco perché sono state rialzate le percentuali delle addizionali regionali. In alcune regioni (Lazio, Emilia Romagna, Liguria, Marche e Toscana) hanno già provveduto ad aumentare le aliquote, tutelando, però, i redditi più bassi. Anche il Piemonte ha voluto tutelare i redditi più bassi, prevedendo un aumento delle aliquote Irpef per tutti, tenendo fuori i redditi fino a 15.000 euro.

Infatti, per i redditi compresi tra 15.000 euro e 50.000 euro, l’aumento è così previsto:

  • dal 2,13% al 2,68% per i redditi tra 15.000 e 28.000 euro
  • dal 2,75% al 3,31% per i redditi tra 28.000 e 50.000.

L’aumento della tassazione in busta paga va dai 33 euro ai 106 euro, in base al reddito del lavoratore. Per chi ha redditi superiori a 50.000 l’aliquota resta invariata perché è già stata prevista quella massima del 3,33%. Anche l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano si è espresso su questo provvedimento che non avrebbero voluto prendere ma che anche in altre regioni sono stati costretti ad adottare.

Parla di una manovra solo temporanea. In ogni caso non sono mancate le proteste, specie da parte della Cgil che l’ha definito l’ennesimo colpo agli stipendi dei lavoratori piemontesi.

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