Attenzione se hai detratto le spese sanitarie nel 730, scattano i controlli del Fisco: scopri se sei a rischio

Nel modello 730 tra le voci più importanti ci sono le spese sanitarie. Permettono ai cittadini di recuperare molti soldi ma attenzione ai controlli del Fisco.

I contribuenti compilano il modello 730 sperando di ottenere un rimborso derivante da tutte le spese portate in detrazione, principalmente le spese mediche. Molti riceveranno il rimborso già a luglio, altri dovranno attendere soprattutto se il Fisco vorrà svolgere controlli aggiuntivi.

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Attenzione se hai detratto le spese sanitarie nel 730, scattano i controlli del Fisco: scopri se sei a rischio (Retisocialinaturali.it)

La salute è ciò che realmente conta nella vita e, per questo, ogni anno spendiamo molti soldi per tutelarla. Tra controlli preventivi, cure, trattamenti partono centinaia se non migliaia di euro. Basti pensare alle cifre folli spese dal dentista, ad esempio, oppure dall’ortopedico. Fortunatamente parte delle spese si possono recuperare in dichiarazione dei redditi.

Parliamo del 19% con una franchigia di 129,11 euro. L’importante è aver pagato con mezzi di pagamento tracciabili (i contanti sono ammessi solo per l’acquisto di medicinali con prescrizione in farmacia o per visite presso strutture del Sistema Sanitario Nazionale) e conservare tutte le fatture, ricevute, scontrini. Proprio in relazione a queste spese l’Agenzia delle Entrate ha annunciato l’avvio di controlli incrociati.

Chi deve temere i controlli dell’AdE sulle spese sanitarie

Partono i controlli incrociati sulle spese sanitarie dichiarate nel modello 730 precompilato qualora la cifra inserita dall’AdE risultasse modificata. Ricordiamo che i contribuenti hanno a disposizione il 730 precompilato con i dati in possesso all’Agenzia delle Entrate già inseriti. Inviando il modello senza modifiche non scatterà alcun controllo ma cambiando alcuni valori ecco che le verifiche verranno avviate.

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Chi deve temere i controlli dell’AdE sulle spese sanitarie (Retisocialinaturali.it)

Il Sistema Tessera Sanitaria – ricorda l’AdE – raccoglie i dati delle prestazioni mediche e sanitarie agevolabili pagate dai contribuenti escludendo le operazioni prive di dati sanitari. Il 31 marzo di ogni anno il STS trasmette i dati all’Agenzia delle Entrate che verranno poi inseriti in dichiarazione dei redditi. Non risultano i pagamenti presso strutture e professionisti privati non convenzionati con il SSN. Questi dovranno essere inseriti manualmente dal contribuente modificando la precompilata.

Ebbene in questo caso scatteranno i controlli formali sulle spese del contribuente e dei familiari a carico. Per ogni dichiarazione selezionata saranno verificati i documenti esibiti al fine di controllare che si riferiscano realmente a quanto integrato nel 730. L’incrocio dei dati non dovrà rilevare alcuna anomalia altrimenti partirà l’accertamento. La quota di spesa aggiunta rispetto il dato inserito dall’AdE verrà verificata e dove mancasse la documentazione considerata indispensabile per provare la legittimità dell’operazione verrà chiesta al contribuente un’integrazione dei documenti.

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