Mediaset e Rai, Rai e Mediaset. Da almeno quattro decenni i due grandi poli televisivi italiani si sbirciano, si studiano e si scopiazzano.
Roma e Cologno Monzese sono distanti soltanto dal punto di vista chilometrico. Nell’universo televisivo italiano, invece, è come se vivessero a stretto contatto, come due abitazioni poste l’una di fronte all’altra ed unite da due fili dove ciascuno ‘stende’ i propri palinsesti.
La vicinanza, e la curiosità, spinge a guardare in casa altrui per scorgere novità interessanti. Mediaset e Rai da quarant’anni sono due vicini di casa che si studiano e si osservano reciprocamente. E qualche volta ‘copiano’ le mosse dell’avversario.
Sono i giorni in cui i grandi gruppi televisivi presentano sé stessi e ciò che hanno intenzione di offrire alle loro platee di telespettatori. Mediaset, Rai, La7 hanno squarciato il velo di segretezza ed hanno messo in piazza le loro offerte televisive. Non mancano, e non potrebbe essere altrimenti, le novità.
In casa Mediaset e Rai, non la La7 dove la linea editoriale segue un filone decisamente diverso, il genere Fiction assume una valenza ed un peso specifico sempre maggiore. Entrambi i gruppi, accanto alle irrinunciabili conferme di serie di successo, hanno proposto interessanti novità, magari non proprio originali.
Mediaset, infatti, è pronta a far scendere in campo un proprio protagonista in abito talare.
Erano gli anni 1970-1971 quando la Rai propose una serie in 6 puntate dal titolo I racconti di padre Brown, un sacerdote di campagna, con il volto di Renato Rascel, abilissimo investigatore. Un grande successo.
Trent’anni dopo è stata poi la volta di un altro sacerdote-ficcanaso. Il suo nome è Don Matteo ed ha il volto, e gli occhi, di Terence Hill. Un personaggio con una vita ben più lunga rispetto al suo illustre predecessore dal momento che dopo venticinque anni è ancora tra le serie tv più seguite.
Mediaset, però, anche in questo caso, non vuole essere da meno rispetto alla tv pubblica e durante la presentazione dei palinsesti per la stagione televisiva 2025-2026 ha annunciato un progetto che darà vita ad un nuovo sacerdote, come annunciato da Davide Maggio.
I punti di contatto tra la nuova serie Mediaset ed il vecchio ed il nuovo targato Rai sono almeno due. La figura di un sacerdote che non può non richiamare alla mente Padre Brown e Don Matteo nonché la durata della serie che andrà onda su Canale 5 che sarà, almeno inizialmente, di 6 puntate, come la serie Rai anni ’70.
Nel caso in questione, Don Giuseppe, questo il nome del protagonista, è un sacerdote di periferia, non di campagna, che ritorna nel suo quartiere dedicando le sue attenzioni soprattutto ai ragazzi che non conducono una vita ‘tranquilla’.
Una figura che, più che Don Matteo, fa ritornare alla mente Padre Tobia, un giovane prete che, radunati i ragazzi della parrocchia, ha dato vita ad avventure raccontate dalla Rai in un’altra serie di successo andata in onda tra il 1968 ed il 1973, I ragazzi di padre Tobia, interpretato da Silvano Tranquilli.
Riguardo la nuova serie Mediaset di più non è dato sapere. Non c’è ancora un titolo e, soprattutto, non vi è ancora un volto a rappresentare Don Giuseppe, il sacerdote che vedremo prossimamente su Canale 5.
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