Scegliere la crema solare giusta per i bambini è più complicato di quanto sembri: ecco cosa dicono i dermatologi e quali ingredienti non devono assolutamente mancare.
L’estate è arrivata, il cielo si fa sempre più azzurro, il sole ci chiama fuori casa e i bambini non vedono l’ora di correre, saltare, rotolarsi nella sabbia e tuffarsi in mare o in piscina. Ma tra un gelato e un tuffo c’è un dettaglio che i genitori più attenti non possono trascurare: la protezione solare.
Molti pensano che una crema con SPF alto sia sufficiente per mettersi l’anima in pace. In realtà, dietro la scelta del solare giusto per i bambini si nasconde un mondo di ingredienti, filtri, texture e persino trappole. Non tutte le creme solari sono uguali, e alcune lasciano la pelle dei nostri figli esposta a rischi inutili. Negli ultimi mesi, sempre più dermatologi hanno deciso di parlare chiaro: se mancano determinati ingredienti, quelle creme vanno lasciate sugli scaffali, senza troppi rimorsi. Basta sapere cosa cercare (e cosa evitare).
Quando si sceglie una crema solare per bambini, non si tratta solo di SPF 50 o 30, di spray o tubetto, di texture leggera o ultra-resistente. La vera differenza la fanno gli ingredienti. Le formule migliori contengono filtri fisici come l’ossido di zinco o il biossido di titanio, che invece di assorbire i raggi solari li riflettono, proprio come piccoli scudi invisibili. Sono delicati, sicuri e adatti anche ai neonati.
E poi c’è la lunga lista dei “no, grazie”: niente profumi intensi, niente alcol o siliconi, niente parabeni. Non solo perché possono irritare, ma perché la pelle dei bambini è più sottile e permeabile e assorbe tutto molto più facilmente rispetto a quella degli adulti.
Meglio puntare su prodotti semplici, trasparenti, magari con qualche ingrediente calmante come la camomilla o il burro di karité, che non guastano mai. E se promettono di resistere all’acqua, al sudore e persino ai giochi sulla sabbia… ancora meglio. Ma non illudiamoci: anche la crema più resistente al mondo va riapplicata, soprattutto dopo i bagni o una sudata stile maratona.
Uno degli errori più comuni è pensare che la crema solare serva solo d’estate, magari giusto in spiaggia o in montagna. In realtà, i raggi UVA non vanno in vacanza e filtrano attraverso le nuvole, riflettono sull’asfalto e si infilano dappertutto. Anche in inverno, anche in città, anche durante una semplice passeggiata al parco.
Scegliere una buona crema solare è un piccolo gesto che può fare una grande differenza. E anche se leggere l’etichetta non sarà il passatempo più divertente del mondo, vale la pena farlo. Proteggere la pelle dei nostri figli oggi significa prendersi cura del loro domani. E se possiamo farlo con un po’ di leggerezza, meglio ancora.
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