Il mondo dello sport di intrattenimento, ma in realtà lo sport globale, è in lutto: è morto l’iconico wrestler Hulk Hogan all’età di 71 anni.
In Florida, come hanno raccontato i media internazionali è venuto a mancare Hulk Hogan, simbolo di un’epoca e iconica culturale in America.
A rivelare la notizia è stata la fonte ufficiale della WWE e presto, tutti gli appassionati di questo sport di intrattenimento che ha segnato un’epoca anche per l’Italia nei primi anni duemila, hanno mandato un messaggio di cordoglio per salutare uno dei wrestler più leggendari dell’intera storia di questo sport.
La leggenda dello sport d’intrattenimento, Hulk Hogan, è morto quest’oggi all’età di 71 anni. Ha rappresentato per l’America qualcosa di più di un semplice sportivo, diventando a tutti gli effetti un fenomeno globale. Dagli anni ’80 in poi ha cambiato moda e modo di vedere anche il wrestling, dalla sua iconica bandana ad un look particolarissimo tra occhiali da sole e baffo biondo.
Lo spettacolo del wrestling è cresciuto, come fenomeno mondiale, anche grazie al contributo proprio di Terry Eugene Bollea, uomo che c’era dietro il personaggio di Hulk Hogan che è morto quest’oggi.
Hulk Hogan è stato celebrato anche oltre il wrestling e nel corso degli ultimi anni. Iconico il suo gesto al pubblico che è stato utilizzato anche come “esultanza” per celebrare i gol. Tra questi, l’ultimo a ricordarlo in Serie A portando il suo iconico gesto al pubblico in Italia è stato Alessandro Florenzi ai tempi della Roma nel 2016. In un’intervista, oltretutto, lo stesso ex terzino della Roma spiegò che era un fan accanito del wrestling e del personaggio proprio di Hulk Hogan.
Stando alle prime ricostruzioni, Hulk Hogan sarebbe stato vittima di un improvviso malore presso la sua abitazione a Clearwater, in Florida. I soccorsi a niente sono serviti, con l’ex lottatore che da anni combatteva con alcuni problemi fisici.
Anche Triple H, oggi Chief Content Officer della WWE – ex WWF ai tempi di Hulk Hogan – ha ricordato lo storico wrestler con questo messaggio: “Se ne va un pezzo di storia. Ha dato tutto a questo mondo, anche il suo corpo. Ma ha sempre sorrido, sempre creduto nei suoi Hulkmaniacs. Ci mancherai per sempre”. Se n’è andato quello che è probabilmente un pezzo dell’infanzia di molti.
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